martedì 30 dicembre 2008

Una riflessione che condivido

Prima di farmi prendere dai bla, bla, bla di fine anno, copio qui la riflessione di Michele Serra su "L'Amaca" di Repubblica di oggi perchè la condivido pienamente.

L'autista romano e il tassista milanese, entrambi pieni di coca e investitori (il secondo dolosamente) di due pedoni, ci fanno intendere anche "statisticamente" ciò che già sappiamo: la diffusione di massa delle droghe ha raggiunto livelli mai visti. Non c'è più alcun rapporto "culturale" con la droga - un tempo veicolo di violazione di norme e veti -, c'è solo un banale rapporto di consumo: una delle tante bulimie in corso. Se prima il drogato poteva considerarsi un anticoformista, oggi è a pino titolo conformista.
La legislazione rigidamente proibizionista in vigore in molti paesi, tra cui l'Italia, si è rivelata un patetico argine, travolto da domanda e offerta entrambe in piena. Per onestà, bisogna aggiungere che nemmeno l' antiproibizionismo può suggerire, a questo punto, qualcosa di diverso dalla semplice constatazione che la droga ha stravinto. La sola speranza sarebbe un mutamento progressivo e profondo di ciascuno di noi con TUTTI i consumi, leciti o illeciti. Una rivolta contro le dipendenze di ogni ordine e grado, la supina imitazione, lo spirito di gregge, la passività psicologica, la mediocrità mortificante che spinge a emulare gli altri pur di non fare la fatica di valorizzare se stessi. Una battaglia per l'indipendenza che purtroppo, a quanto si vede in giro, è al suo anno zero.
Ecco, ora se siete arrivati fin qua, avete già letto Serra. Di mio, mi limito solo a sottolineare a margine una cosa: che il problema delle dipendenze, in senso lato, può a pieno titolo essere considerato Il Problema del nostro mondo attuale. Perchè è dagli eccessi , dalle abbuffate compulsive, ormai, di consumi di ogni genere che derivano i più grandi problemi che ci affliggono, come quello della crisi finanziaria mondiale e dell'inquinamento planetario.
Infine, se sposto il discorso su di me, lo dico già da tempo , l'ho detto anche nel mio vecchio blog in passato, e lo ripeto ora, io riconosco di avere varie "dipendenze" (da abitudini, cose, persone, gusti, odori, immagini, ecc..), ma mi sforzo continuamente di essere, come dire, "dipendente con moderazione" :-)..Non ambisco ad altro. Conosco i miei limiti.
Una "dipendenza con moderazione" è fattibile per tutti, no? Allora..perchè no?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Frida tu dici che riesci con una tua regolamentazione ad essere "dipendente con moderazione" e tutto ciò è giusto. La droga ormai fa tabula rasa in ogni dove e gli antiproibizionisti continuano sempre a proporre leggi per il consumo libero fino a certe quantità. Premesso che ognuno è libero di pensarla e di agire come pensa io dico solo una cosa: provate ad immaginare un bambino davanti ad un barattolo di nutella e ditegli di affondare non più di tre cucchiaini nella giornata e lui vi dirà che va bene e che obbedirà...!!! adesso trasferite il tutto davanti a delle dosi di cocaina, eroina, erba ecc.
Come pensate che andrà a finire?
quante persone riescono ad autoregolamentarsi? ed intanto i bus si schiantano tra di loro, i ragazzi si schiantano contro i ponti, automobilisti drogati uccidono persone e bambini ignari ecc. ecc. ecc. Noi non muteremo mai perchè la società odierna ci avvolge e ci invita al consumo quotidiano di ogni cosa di consumabile e non riesco a vedere un orizzonte chiaro se guardo lontano. Ti abbraccio e complimenti per i tuoi post che fanno sempre pensare.

riri ha detto...

Cara Frida, anch'io sono rimasta colpita dalla tua frase " dipendente con moderazione", è un problema difficile, forse non c'è la vera volontà di affrontarlo, in altri paesi, dove le droghe cosiddette leggere" sono libere, pare si siano avuti dei piccoli risultati, non è il massimo, ma bisognerebbe almeno tentare..
Un abbraccio e buon anno nuovo..il mio sarà sicuramente "moderato" :-)

Fra ha detto...

@ Il Cantastorie errante . Caro Cantastorie, il problema dell'uso di droghe è vecchio quanto il mondo e nessuno riuscirà mai ad zzerarne il consumo. Io non ho ricette, ovviamente, e diffido di chi pensa di averle. E' un campo molto complesso, questo, per affrontarlo a copli di definizioni e soluzioni nette. Mi ha fatto riflettere quello che tu mi dici: mettete un barattolo di nutella davanti ai bambini e ditegli che possono mangirla, ma non più di tre cucchiaini..E' difficile che i bambini sappiano autoregolamentarsi. Ma è difficile anche per gli adulti. Semplicemente, però, penso che l'automoderazione (che è ben diversa dall'attenersi alla raccomandazione di non usare "più di un certo tot") la si acquisti a poco a poco, con la maturità, e anche con un certo grado di "esposizione" al problema, nel senso che se io lo "vedo", il problema, e lo riconosco, affino le armi per affrontarlo. Se, invece, non l'ho mai "visto", gli vado incontro del tutto impreparata.
Comunque, in generale, la tendenza ad eccedere, nei consumi, aumenta in modo esponenziale la tendenza a far uso di droghe..
Grazie per i complimenti al post, e grazie a te del commento! :-)
@ Rosy - Ho usato l'espressione "dipendente con moderazione", in senso lato, perchè so bene di non riuscire ad essere una persona esente da "dipendenze" e dunque mi accontento di esserlo appunto "con moderazione". Ma..non è così semplice..E comunque si impara dagli errori..Io davvero non so, sulle droghe, cosa sia meglio, se l'antiproibizionismo, o il proibizionismo..E non mi piacciono le ipocrisie, che mi pare stiano più dalla parte dei proibizionisti..
Un abbraccio ad entrambi e a presto
Frida