sabato 20 dicembre 2008

Dei regali di Natale

Ci siamo, l’ondata natalizia è arrivata, già mi sento travolta. Stress, casa da sistemare per Natale, albero, presepe…
E poi i regali. Già, i regali! Che problema che sono, ogni anno! Sotto tutti i punti di vista: partendo da quello economico, passando per quello del genere, dei gusti e dell’utilità, per finire sempre a quello economico..
Al di là di quest’aspetto prosaico, tuttavia, mi son chiesta in questi giorni, che senso abbia questa usanza di scambiarsi i doni a Natale..Documentandomi un po’ e dando fondo alle reminiscenze universitarie riesco a dire che la “cosa” parte da molto lontano. E’ da far risalire agli antichi Romani e ad i loro Saturnalia, i giorni dedicati a Saturno, in cui si festeggiava con banchetti, a volte anche con orge, e scambi di doni, e di ruoli sociali, pare. Come una sorta di carnevale in cui gli schiavi potevano travestirsi da signori e comandare..Il tutto avveniva nei giorni più bui dell’anno, tra il 17 e il 23 dicembre 2008, in cui l’oscurità della la notte prevale sulla luce del giorno ed in cui la terra si prepara alla rinascita, si riposa, per poi rifiorire e dare frutti. Il cristianesimo mutuò dunque dai romani questa festa, trasformandola ed individuando nel 25 dicembre la data di nascita di Gesù Cristo. Scusandomi per le grossolane semplificazioni dette e saltando tutto il resto fino ai nostri giorni (passagi storici, altre tradizioni, ecc…) quello che accomuna, nelle epoche e tra varie popolazioni, questo periodo di festa, e che io voglio sottolineare, è lo scambio di doni. Ecco, sono di nuovo al senso del dono. Perché si fanno regali e perché lo scambio di doni è associato alla festa? Qui mi vengono in mente, e mi aiutano a capire, i vaghi ricordi rimastimi di antropologia culturale e di etnologia. Penso alla teoria del dono di Marcel Mauss, o agli studi etnografici sulla cultura dei Maori. Beh, senza approfondire più di tanto, grazie alle ricerche ed alle teorie di questi studiosi, il dono può essere considerato una specie di “ponte”, uno strumento che serve ad avvicinare/legare/unire, a creare relazioni, insomma tra le persone e/o tra queste e le divinità. Ciò perché l’atto del donare, a prescindere dalla cosa donata e dal suo valore intrinseco, comporta in genere un meccanismo del tipo do ut des, dunque un ricambio, non necessariamente contestuale. Ma anche nel caso di dono del tutto disinteressato, lo stesso si associa ad un atto gioioso di fiducia incondizionata nell’altro, da un lato, quello del donante, e di gratitudine per il gesto e la cosa ricevuta, dall’altro.
Ora, considerata così la faccenda “doni”, e osservando questa oscena abbuffata di regali, da fare e da ricevere, cui ogni anno un po’ tutti ci sottoponiamo (io non ultima..), “costretti” come siamo dalle convenzioni sociali e familiari, viene spontaneo pensare che l’aspetto relazionale, lo spirito del dono, sia proprio ciò che si è decisamente perso per strada, quella dei negozi..E forse sarà anche per questo che, alla fine, nemmeno il senso di gioia ci resta, ma un senso di vuoto, o di nausea, come dopo una sbornia, o un’abbuffata di sostanze..
Anche gli animali, leggo sul “Il venerdì di Repubblica" di ieri, all’aricolo di Giuliano Aluffi, conoscono la modalità del dono nel relazionarsi tra loro, o con l’uomo. Ma, tranne qualche eccezione, lo fanno sempre per un fine ben preciso, che spesso è di tipo sessuale, come ad esempio i sassolini donati dal pinguino alla pinguina (che li cerca per far casa,) al solo scopo di accoppiarsi con lei, o quello del cibo donato dal ragno maschio alla femmina prima di accoppiarsi nella speranza che, alla fine, lei sia già abbastanza sazia da non voler divorare lui stesso come cibo..:-)
Credo che questo “naturale” do ut des animale, dia loro quel senso della misura che noi umani (io, ad esempio…) abbiamo forse perso, nonostante la crisi economica e l’urgenza e la concretezza dei problemi quotidiani…

12 commenti:

riri ha detto...

Ciao Frida, a proposito di regali di natale...adesso vado al mercatino:-)
Mi piace la descrizione che ne hai fatto, negli usi e costumi dei secoli...quello che mi colpisce è il"regalo" tra animali, almeno quello ha un vero senso..il resto è tutto consumismo inutile ma obbligatorio:-)il regalo utile è quello di regalarsi agli altri, farsi sentire con una telefonata, farsi vedere, poi c'è il rituale, ormai perso, per molti, in famiglia, con persone che non vedi da secoli e che tanto dici ( chissenefrega) tanto fino al prossimo natale, o evento non li vedo più..ma qui andiamo già sul mio personal pensiero.
Io adoro fare regali, sì, lo confesso, mi piace durante le mie lunghe soste ai mercatini rionali, trovare qualcosa da offrire ad un'amica, forse la maglietta che le era piaciuta....
Un abbraccio e ti giunga il mio regalo che è anche il tuo :-))

Anonimo ha detto...

Fare regali in occasione delle festività o compleanni, onomastici e ricorrenze simili, viene ormai vissuto come un dovere quasi fastidioso. A me piace fare regali al di fuori di tali ricorrenze e a persone di famiglia e non, quando meno se lo aspettano. Mi piace sorprendere in tal modo.

Artemisia ha detto...

Cara Frida, mi sento perfettamente in linea con il tuo post. In questo periodo infatti mi entra il giramento di scatole per questa costrizione di comprare regali che so gia' che non piaceranno. A me piacerebbe farli spontaneamente senza occasione (come dice Gusito).
Sto meditando un post sull'argomento e probabilmente ci citero'.
Passa delle buone feste,
Artemisia

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Complimenti per la ricerca e le considerazioni.

Credo che forse alcuni doni ancora riusciamo a farli con il cuore. Per es quello alla persona che amiamo, o ai nostri genitori, o ad alcuni amici più vicini.

Penso che per alcuni doni lo spirito di donarci con un regalo e far giungere un sorriso a chi amiamo sia ancora presente e non rientri, in quel caso, almeno non del tutto, in quel do ut des di cui hai trattato nel tuo post.

marina ha detto...

bella ricostruzione "persi per strada, quella dei negozi" diventerà una mia espressione
auguri, marina

Anonimo ha detto...

Forse c'è anche la tradizione dei magi che portano doni a Gesù.
Io però preferivo i nostri Morti.Era bella l'usanza dei regali, un modo per tenere vivo il ricordo che non c'è più.
Tanti auguri di Buone Feste e di un 2009 ricco di soddisfazioni.
Fino

Fra ha detto...

@ Rosy - il mercatino, che bello poterci andare! Io non posso se non molto di rado..Il "regalo" tra gli animali l'ho messo apposta, mi sembra il più saggio di tutti, da il senso della misura. Comunque si, anche a me piace fare i regali, pochi ma buoni, e solo a che voglio io e quando dico io..Così si, mi piace tanto, molto più del riceverli..Il guaio di quelli natalizi è che sono spesso "obbligati"..Il tuo regalo, che è anche il mio mi è giunto :-))
@ Gusito - E' una bella idea, fuori dagli schemi fare regal coosì, come dici tu, quando uno si sente e per sorprendere..Aggiungo che a me piace regalare anche cose che mi appartengono, anche se di poco o nessun valore economico, ma solo affettivo (naturalmente solo a chi voglio davvero bene...)
@ Artemisia - Siamo tutti con le scatole a pezzi..:-(..Spero passi presto..Un buon Natale anche a te, e..molto onorata :-) se mi vorrai citare, immeritatamente.. xchè in realtà il post l'ho scritto per me stessa, per reagire ad un mio "eccesso" regalifero oggettivando la cosa e documentandomi..
@ Daniele - Grazie per quello che dici..Ho solo cercato di fare un discorso più distaccato rispetto alla mia emotività..E poi si, i doni alle persone care sono gli unici che non sono senza senso..
@ Fino - Si, anche i doni dei Magi sono da considerare, e la nostra tradizione dei morti, hai ragione..La mia è stata una ricostruzione "rozza"..Un caro saluto e buone feste a te!

Fra ha detto...

@ Marina - T'è piaciuta proprio la frase che più mi sono divertita a scrivere..Ne son contenta! :-) Sai cogliere i dettagli a cui tengo..
Tanti auguri anche a te!

Nicolanondoc ha detto...

Anni fa dopo essermi "perso tra i negozi per i regali" decisi di rifiutare qualsiasi tipo di scambio :-) per ogni regalo fatto c'era sempre qualcuno che si lamentava, perchè lo scambio non era equo :-) e per questo motivo ho deciso di fare regali in giorni non prestabiliti, senza chiedere nulla in cambio :-)
Auguroni a te più un bacio.( questo è uno scambio veramente equo) :-))

Lara ha detto...

Giustissime considerazioni, le tue, Frida.

Ti auguro un Natale gioioso e felice!

Auguri :)

Anonimo ha detto...

Buon Natale, Frida.
C'è un mio amico che c'ha la fissa dei Saturnalia...mi ci hai fatto pensare!
Un abbraccio
Laura

Fra ha detto...

@ Nicola - Hai trovato la giusta soluzione per i regali, caro Nicola, condivido. Solo che..non sempre la posso attuare..non sempre riesco a liberarmi dalle convenzioni..Ma con gli intimi, con gli intimi si, faccio così :-)
Un bacio anche a te, equo e solidale :-)
@ Lara - Ciao Lara, grazie della "visita-condivisione-commento" e buone feste anche a te!
@ Laura - Ciao Laura, sai, apprezzo più del solito il mio blog quando serve da "ponte" come tra me e te adesso per gli auguri :-)
Buon Natale e..Saturnalia inclusi ;)
Un bacio a tutti e ancora tanti auguri di cuore da parte mia
Frida