mercoledì 25 giugno 2008

Gelsomino d'arabia (repost con aggiunta)

Fa caldo oggi, ma una leggera brezza soffia sempre, anche in città, anche a Catania..Di ritorno dal lavoro, dopo la solita "passeggiata" veloce sotto il sole delle 14, per andare a prendere il treno, sono arrivata a casa sudata, accaldata e desiderosa di ombra e frescura..Ah! La quiete e il silenzio di un pomeriggio in campagna, sotto un albero! Magari potessi passarlo ora, così! Me ne starei lì, col mio libro di turno e il mio bel sonno arretrato da consumare..E dopo me scenderei nuovamente in città, rinfrescata nelle membra e nello spirito..E profumata di campagna..aspra e serena..
Anche in paese, però, ho la fortuna di avere certi profumi, di erbe e di fiori, in balcone, come quello del "gelsomino d'Arabia". E' un grande vaso, ereditato dalla nonna paterna (risalente quindi ad almeno una sessantina di anni fa) di questa varietà di gelsomino che era comune nelle case siciliane di un tempo, e che ora è diventata rara..I suoi fiori bianchi e "cicciottelli" sono profumatissimi. Per me, il loro profumo, sparso in balcone e per casa, segna da sempre l'inizio dell'estate piena, quella dell'aria rovente e ventilata come quella di un forno caldo per il pane..
Pensando a queste cose, poco fa, mi son ricordata che lo scorso anno, nel vecchio blog "parallelo", più o meno in questo stesso periodo (il periodo dei gelsomini) avevo postato una cosina sul gelsomino d'arabia, e su mio padre.
L'ho ri-pescata e ve la propongo nuovamente. La scriverei quasi uguale, adesso. Il quasi è riferito a mio padre, ma è solo un piccolo "quasi", dopotutto, poteva andar peggio, con i suoi ottantotto anni!...

Gelsomino d'arabia (repost)

Stamattina è venuto mio padre, a casa mia, armato di forbici...e pur tuttavia anche delle più pacifiche intenzioni di questo mondo: togliere i fiori secchi e altre ebacce dai vasi del mio balcone e del mio terrazzo, visto che io, secondo lui, non lo faccio mai...Non è proprio così...ma io sono "senza metodo"..lo faccio più quando mi va, che quando ce n'è bisogno...E allora?...I miei vasi son belli lo stesso...anche con un pò d'erba...Vabbè....Siccome in casi come questo mi conviene dargli ragione...l'ho fatto entrare contenta...Finito il lavoro (4 "palle" di ortenzie rosa già appassite, qualche buganvillea fucsia secca...e vari fili di erba strappati a mano..), mio padre chiama mia figlia e, facendole tenere le mani aperte a coppetta, gliele riempie di gelsomini d'arabia, profumatissimi. Poi, con il suo solito fare "didattico", le spiega, a lei e a mio figlio, che i gelsomini, in verità, si raccolgono la sera, dopo il tramonto e dopo averli innaffiati e poi si mettono davanti alla "madonna"( lui ne ha una statua a casa sua, di quelle da "altarino" messa in salotto), oppure si mettono in una ciotolina a profumare la casa...I miei figli, distratti e frettolosi, lo hanno ascoltato...ma così...senza interesse...Io, invece, che ero poco più in là, mi son ricordata di saperle già, queste cose, fin da piccola...Me le diceva sua madre (mia nonna), da cui ho ereditato questa pianta di gelsomino, ormai raro da trovare...Per i miei (genitori e nonni) era un rito estivo, quello della raccolta serale dei gelsomini, della conta dei fiorellini (non sono a gruppi e sono grassocci e carnosi) e dei commenti sulla produzione della giornata: "Oggi solo cinque..Ieri ne ho raccolto venti..", ecc...E poi c'era l'annusata consueta...e ci si sentiva ristorati e ripagati di ogni fatica..e del caldo...A pensarci bene...mio padre mi ha insegnato poco a vivere...perchè i suoi "modelli" li ho sempre contestati..oppure, nel tentativo di imitarli, sono sempre risultati irrealizzabili, per me...troppo "alti"...Dunque...mi restano poche "lezioni" di vita, che io metto in pratica, insegnatemi da lui...Ma...questa del gelsomino...la applico (anche se con le mie "varianti" da disordinata...) e me la tengo cara...E l'ingresso di casa mia profuma spesso di gelsomino, la sera..:-)

4 commenti:

riri ha detto...

Ciao Frida,sono appena arrivata..stasera maxigelato evvai!!Il tuo gelsomino d'arabia deve essere un sogno,mi piacerebbe averne un rametto e piantarlo sul mio balcone..adoro il gelsomino,anche se conosco solo quello"comune" bianco,non sapevo che esistessero altre varianti...poi una pianta che hai da una vita..racconta tante cose...tanti ricordi,è una cosa bellissima..io ho una diafenbachia(nn so se è giusto scritto così),l'ho avuta in eredità nell'89,aveva 35 a. ora,dopo travasi e tagli si è un pò ridotta,ma le foglie sono di un verde brillante striato scuro con punte lunghe..ha una storia (era nel mio ufficio)...Quando parli dei tuoi balconi,di tuo padre,mi sembra quasi di vedervi insieme:-)
Descrivi anche le piccole cose con tanta veemenza,che le fai quasi vedere..ecco anch'io sto annusando il tuo bel gelsomino..l'aria è piena..chiudo gli occhi e sogno...
Un bacio

Anonimo ha detto...

Cara Frida, ti ringrazio tanto del tuo commento al mio post.
Sono catanese. Sono nato a Catania, abitavo dalle parti dell'ex manifattura dei tabacchi in via Garibaldi, non lontano ro Futtinu.Oggi vivo a Vicenza.
Mi occupo di letteratura ceca, ma non disdegno altre letterature, per esempio quella portoghese e argentina: Borges, Bianciotti e anche il tuo Cortazar su tutti.
Un cordiale saluto
Fino

Artemisia ha detto...

Bello e tenero questo racconto, Frida! Immagino che il profumo dei vostri gelsomini non abbia niente a che fare con quello dei nostri gelsomini del nord!
Vivete in una terra splendida. Tenetevela cara!
Sto ascoltando la lettura di Il bell'Antonio e quando descrive i luoghi della tua bellissima citta' penso a te.
Ciao cara!

Fra ha detto...

@ - Rosy - Il gelsomino d'arabia è bianco, pure lui, solo è più carnoso e più profumato..I miei mettevano i fiorellini nei cassetti per profumare la biancheria..Il vaso ha un valore particolare, per me, perchè, come dici tu racconta tante cose..Eh, si! Ne ha "viste" tante, lui..Un bacio grande, Rosy, e grazie per quello che mi scrivi..
@ Fino - Ciao Fino, benvenuto anche qui! :-) Io a Catania ci lavoro, come ti ho scritto vivo in provincia. Ma Catania la adoro..e ci sono nata (a Ognina, vicino il mare..)
Tornerò nel tuo blog, mi è piaciuto! Anzi, sai che ti dico? Lo linko, posso?
E intanto..sono con un libro di un portoghese.."Saggio sulla lucidità" di Saramago..Ma, ti dirò, me ne avevano parlato così bene, che..sono un pò delusa..A me piace lo stile "minimo" e le contorsioni intellettuali e filosofico-esistenziali..non lo stile esplicito e un pò "moraleggiante"..(riconosco però una enorme e invidiabile fantasia e creatività, a Saramago...) Ciao, e a presto!
@ Artemisia - Grazie, cara Artemisia del bel commento..E sono lieta che le anche le mie parole ti evochino la mia Sicilia..(ma io adoro anche Firenze, sai? Sono stata tre anni fa e ho visto la mostra di Folòn, che poi è morto..Mi sono "autoimmortalata" dentro una delle sue opere.che mi sono piaciute tanto..A presto anche a te (..devo venire a "commentarti" più spesso, ma ti leggo sempre..
Un "fresco" bacio "al gelsomino" :-) a tutti!
Frida