giovedì 22 gennaio 2009

Ripensando a un film

Nuovomondo: l'ho visto qualche anno fa e ne avevo anche scritto qualcosa. Oggi m'è venuto "a galla" per caso, parlandone con una persona in treno.
E visto che me ne sono ricordata, metto qui un video del film e, sotto, copio quello che avevo scritto nell'ottobre 2006 (sfrondato di quelle piccole sciocchezze come l'eccesso di puntini di sospensione, o i riferimenti personali alla giornata ed al periodo in cui ho visto il fim)
Buona visione e buona lettura! :-)



Un’immagine m’è rimasta, tra le tante, nella mente: quella di uno strappo, lo strappo di un “unico” composto da una folla di uomini e donne, che si lacera in due. Uno dei due lembi di quest’ “unico"-di-"terra-umana"-visto-dall’alto s’allontana e prende il largo. Si tratta di una scena di un film, “NUOVOMONDO”, che rappresenta gli emigranti che partono per l’America, lasciando a terra l’altro brandello di terra umana, cioè la moltitudine di parenti che li accompagnano e che restano. Il film mi è piaciuto molto.
La pellicola tratta un tema scontato, trito e ri-trito, e che sicuramente non è tra i miei preferiti, anzi. Inoltre, prima di vederlo, sapevo molto poco di questo film (veramente anche dopo non ho letto nulla al riguardo) Ero solo incuriosita, ma non troppo. Invece è stato una rivelazione, per me, inattesa..(quando le cose/eventi/persone mi prendono positivamente alla sprovvista..beh, c'è il rischio che me ne innamori :-) E per questo mi va di parlarne qui . Partiamo dai dialoghi. I dialoghi di questi pastori siciliani di Petralia sono talmente veristici, che sono sottotitolati. C’è quasi sempre una luce cupa, che rende bene la povertà materiale del contesto. Questa scelta di non-luce non è originale, si, neanche i dialoghi lo sono, quanto ai contenuti, ma che c’entra! Sono realizzati alla perfezione! E poi tutto è reso in modo realistico, e crudo, di un crudo quasi fastidioso, almeno per l'occhio “moderno” cresciuto esteticamente “bello”. Ma l’originalità che ho trovato, e che mi ha proprio preso, è il mischiare, in un film come questo, dove non te lo aspetti, immagini surreali/oniriche (poche, in verità, ma buone) assieme a quelle “reali”. Penso al mare di latte che c’è sulla locandina, o alle carote enormi, alle cipollone..Inoltre, questo bravo Emanuele (Crialese, il regista) niente lascia al caso: ogni immagine è curata nei dettagli. E anche i soggetti più banali sono ripresi in modo originale, ad es. nella la scena iniziale dei due pastori che si arrampicano, lo in quella della nave che salpa ( dove c'è lo "strappo" di cui sopra) Pure le musiche (particolarmente quelle sul finale del film, secondo me) sono scelte molto appropriatamente, anche se non in “consonanza cronologica” Insomma, proprio un bel film! Sono contenta di non essermelo perso al cinema! E poi..c’è poco da fare, dobbiamo ammetterlo, senza vergogna e falsa modestia: siamo più bravi degli americani!!! Ovviamente il “siamo” sta per “europei-italiani-registi-di questo-genere-di-temi”!

5 commenti:

marina ha detto...

ma questa scena è fantastica! non sapevo neanche dell'esistenza di questo film! e poi li racconti proprio bene
grazie, marina

Olimpia ha detto...

questo film non lo conosco nemmeno io, mi hai incuriosito cerchèrò di vederlo grazie un'abbraccio Olimpia

Anonimo ha detto...

Io lo conosco bene e mi è piaciuto, mi ha commosso e mi ha fatto incazzare perchè ho parenti che sono emigrati e conosco bene la vita che hanno fatto nei nuovi mondi America - australia - Venezuela in periodi in cui ci voleva il coraggio della fame! poi hanno fatto fortuna con il lavoro duro ed onesto di bravi siciliani e per quanto riguarda mia moglie abruzzesi. La parte più travolgente, per me, è quando si avvia (se non ricordo male) una specie di "tamurriata" siciliana che è travolgente e mi ha fatto sentire orgoglioso di essere siciliano. Il film c'è l'ho e domani sera lo rivedrò cin altri occhi cara Frida, i tuoi e scoprirò altri angoli nascosti. Grazie di questo post, non ti smentisci mai. ciao :-)

riri ha detto...

Non ho visto questo film, cara Frida, poi magari vedo di prenderlo "in prestito", la tua recensione è ottima, sono sicura che mi piacerà.E' cmq sempre triste ciò che riguarda l'allontanamento dalla nostra amata e amara terra.
Ti abbraccio.
Grazie;-)

Fra ha detto...

@ Marina - beh, questa è una di quelle più belle, non è tutto così..Ma è un film molto particolare..Grazie a te del bel commento
@ Olimpia - Non è molto conosciuto, in effetti, ma non sarebbe comunque stato uno di quei fiilm da grande pubblico
@ Il cantastorie errante - Ecco, ho trovato qualcuno che lo conosce, e bene! :-) A quest'ora lo avrai già visto di nuovo..A parte quello che i miei occhi possono, o non possono suggerire, è vero che rivedere un film significa apprezzarne tutti i vari dettagli che ad una prima, e unica, visione in genere sfuggono..Io l'ho rivisto, mesi dopo..Ma quelle cose le ho scritte a primo impatto, subito dopo averlo visto al cinema.
@ Rosy - Mi fa piacere, sai, se riesco ad incuriosire, vuol dire che l'entusiamo, quando c'è, è contagioso..:-) Se lo vedi, poi mi dici ;-)
Un bacio a tutti
Frida