martedì 26 maggio 2009

Condensato

Domenica mattina osservavo la montagna (l'Etna) alla mia sinistra e vedevo ancora della neve in cima..Quest'anno il ruscellamento durerà fino a giugno..Intanto ai suoi piedi, guardando alla mia destra vedevo una massa umana sdraiata in spiaggia lungo tutto il litorale (a cui mi sono aggiunta anch'io, ben volentieri): maggio come luglio, estate piena.
Così mentre col caldo si fa il bagno a mare, l'Etna si tiene stretta ai suoi residui di neve, mentre non smette di fumare e vomitare lava, come fa da più di un anno ininterrottamente...
Non posso lamentarmi, ho pensato: abito in uno spazio/tempo che è un concentrato di stagioni, di colori e di sensazioni (anche di pelle)!
Solo la mia terra mi consente simili "capricci"..
Sarà per questo, per questa garanzia di un presente condensato di passato e di futuro, che io non la lascerei mai, anche se è dura da vivere, disillusa, opportunista, affamata e sporca, la mia terra..

5 commenti:

riri ha detto...

E' proprio un'immagine bella, amara e vera..la nostra terra, in comune 2 vulcani, il mio è assopito, ma fino a quando? Il mare con il suo splendore, il mio solo un sogno ormai, visto da lontano, il tuo meravigliosamente presente ed accattivante.
Questo ci lega alle nostre radici, io mi sento un pesce fuor d'acqua, ma so che la mia vita è qui, i miei amici, i miei interessi e non per ultimo il mio piccolo principe...
Il tuo "condensato" come lo definisci è...vivo, le mie alpi sono ferme e maestose ed ho imparato ad amarle a poco a poco...
Ti abbraccio dolce fanciulla, piena di romanticismo reale, mai melenso, sempre ricco della tua essenza.Un sorriso

duccio ha detto...

... l'ho detto tante volte, sei proprio fortunata! Ruscellamento? questo termine mi mancava!
Anni fa andai a Taormina per lavoro, primi di ottobre, 4 giorni. Ebbi il tempo di farmi qualche passeggiata. Ad un certo punto mi trovai all'anfiteatro, incantato, pensai, ma qui ci sono gli elementi essenziali, aria, fuoco (l'Etna), la madre terra, l'acqua (il mare), è un posto magico.
;-) duccio

il cantastorie errante ha detto...

C'erano i colori della campagna di Siracusa, vicino alla casa della scogliera a picco sul mare, che scintillavano riflettendo la purezza dell'aria, e il balenare del mare, vicino abbastanza, con gli occhi, da poterlo toccare allungando una mano, lontano abbastanza fisicamente guardando dall’alto della scogliera millenaria. E poi il rumore del risucchio nella caverna nel punto in cui l'acqua si riversava nell'interno affondando nella buio con l’impeto di un amante infuriato.In quel punto, il faro era la sentinella muta di fatti e di eventi scolpiti nelle rocce.
Si avvertiva odore di sale, stridore di gabbiani, profumo di origano selvaggio, sentore di morte e splendore di vita.
Le carcasse dei pesci sbattuti dalle mareggiate sulla scogliera si seccavano mentre i gabbiani banchettavano felici, mentre le pozze di acqua marina formate sugli scogli inneggiavano al sole ed esplodevano effluvi magici di acqua salata.
Acqua che si asciugava sulla pelle depositando il sale che formava una patina bianca e la pelle diventava carta dove scrivere storie d’amore e di morte che hanno l'asprezza e insieme la dolcezza di questa terra provata dal sole e dagli uomini.

La Sicilia…la mia terra.
Ciao Frida...sto bene...

Artemisia ha detto...

Un saluto a te e alla tua bella terra.

Fino ha detto...

Frida, io purtroppo la Sicilia ho dovuto lasciarla. Sono pezzi come il tuo che mi riempiono di nostalgia, giusto prezza da pagare alla mia diaspora.
Un caro saluto
Fino