venerdì 18 luglio 2008

Siamo così

In questi giorni di bassa, e di magra (ispirazione) il massimo che riesco a fare è andar a gironzolare per i blog e leggere i titoli dei post e il loro primo rigo. Spingendomi oltre solo se l'argomento che ho annusato promette bene. Come nel caso di questo "Autoritratto" di L. Palmisano, letto su "Nazione Indiana 2.0" di oggi.
Mi è piaciuto tanto, sia per il contenuto, che per il modo ironico con cui è scritto. E poi perchè alcune considerazioni che ci ho trovato, sul tirare la carretta, o la cinghia, se preferite, le faccio anch'io come tanti, ma io soprattutto dopo aver visto l'altra sera l'offerta del pane scontato dopo le 20,00 in un panificio vicino casa...!!! Quanto al resto degli argomenti trattati da Palmisano, su politica, ideali, giustizia, razzismo, ecc...conoscete già i miei "gusti"..Dunque, sommando tutto, non vi meraviglieranno gli "assaggi" che riporto qui di questo bel post, che potete leggere per intero
qui.


Io non ho un lavoro. Non ho i soldi per fare la spesa. Non ho i soldi per fare benzina, e quando ce li ho aspetto la sera per andare al distributore, perché dopo le otto la benzina costa meno.
Io non ho una casa mia, e non potrò mai averla. Non ho i soldi per comprarmi dei vestiti nuovi, nemmeno adesso che ci sono i saldi.(..)
Io non ho speranze di vivere in un paese migliore, e non sono d’accordo con nessuno. I miei amici stanno tutti meglio di me e sono felice per loro, ma a volte li invidio, e forse è anche per smettere di invidiarli che spero di avere anch’io, prima o poi, una vita decente.
Io non sto con chi manifesta contro il governo, né con chi vuole dialogarci, dice, “per il bene del paese”. Non voterò più, e non credo più nella democrazia, perché è uguale a tutte le altre forme di governo.
Io non sto con chi protesta contro le discariche e gli inceneritori perché non credo che chi lo fa sia animato da un senso di giustizia. Non credo più nella giustizia, né nella legge, e nessuno potrà mai convincermi che farsi picchiare per impedire la costruzione di una discarica e poi tornare a casa buttando per terra il pacchetto delle sigarette sia un modo per difendere il futuro dei propri figli.
Io voglio avere una vita indifferente.
(..)
Protesterò quando tenteranno di costruire una discarica sotto casa mia; mi arrabbierò quando il governo mi aumenterà le tasse, o quando l’assicurazione della mia macchina costerà troppo. Se mia sorella sarà violentata da un algerino, odierò tutti gli africani, ma nessuno potrà dire di me che sono un razzista. Se mia madre sarà derubata da un siciliano, odierò i terroni, e se il mio migliore amico la ucciderà per rubarle la collana e andare a farsi una pera, allora odierò tutti i tossici bastardi pezzi di merda. Se mio fratello resterà in coma per vent’anni, scriverò al presidente della repubblica per chiedere che sia lasciato morire, e se il prete del mio paese non sarà d’accordo smetterò di andare in chiesa - ma in caso contrario non mi dispiacerà partecipare alle giornate della gioventù e ricevere gli sms di papa B. XVI: «Dio e il suo popolo si aspettano molto da te». Forse, di tanto in tanto, mi capiterà anche di invocare la pena di morte.
Non crederò in niente.
Non avrò idee, quindi non dovrò mai litigare con nessuno. Quando prenderanno le mie impronte digitali per la carta d’identità, non penserò a Orwell, alle bestie marchiate, ad Auschwitz, ma al carabiniere che ieri sera, in televisione, spiegava il provvedimento del governo e godeva come se la giornalista lo stesse masturbando. Mi ricorderò che ogni mia impronta gli farà una sega, e sarò contento per lui.
Quando mi capiterà tra le mani un giornale e vedrò in prima pagina la foto di un calciatore e in ventitreesima quella di un uomo torturato in una prigione cinese, cubana, o statunitense, mi sembrerà una cosa normale. E quando in un film, in un libro, in una canzone, o in una storia che mi racconteranno, sentirò parlare di un uomo diverso da me, che credeva in qualcosa e che ha combattuto per quello in cui credeva, penserò che lo ha fatto per interesse personale, o per protagonismo, o per tutte e due le cose insieme, e saprò di avere ragione.
E se tutto questo non accadrà mai, se non saprò mai conquistarmi una camera con vista sul mondo, allora morirò di fame da qualche parte, o sarò arrestato per aver rubato un’aragosta o per aver attentato alla vita di un uomo importante, oppure mi darò fuoco in un garage o mi impiccherò in piazza san Pietro, sotto il colonnato del Bernini - qualunque cosa, pur di non dar fastidio al cittadino medio, all’uomo che avrei voluto essere, quello che prende duemila euro al mese, paga il mutuo, si lamenta del governo, e la domenica pomeriggio, insieme agli amici, prepara il barbecue nel suo piccolo giardino. Il bastardo.

Si, lo so, ho copiato quasi tutto. E come rinunciare a qualcosa? Condivido tutto.

10 commenti:

riri ha detto...

Ciao cara Frida,l'ho letto tutto,arriva come un pugno,diritto allo stomaco!!
Un bacio

Il cane di Jack ha detto...

Dopo averlo letto mi sento graffiato dentro.
un bacio
I.

Dario ha detto...

Aveva colpito molto anche me... mi hai preceduto :-)

Dario

Nicolanondoc ha detto...

Ciao,dopo aver letto il tuo post,ne ho ripetuto uno dei nostri sull'isola
"con il sangue negli occhi"
a presto

Fra ha detto...

@ Rosy - si, lo so, è ironica, ma niente allegra..
@ I. - ..ci si sente "toccati", è vero..e non si sfugge a quest'ironia, come non si sfugge alla realtà..
@ Dario - allora stiamo 2 a 0 per me? ;-) :-) Beh, la blogosfera è come una piccola piazza: si finisce col frequentare le stesse persone e avere gli stessi gusti..:-)
@ Nicola - ..e così, almeno "indirettamente", son riuscita anch'io ad essere utile, vero? :-)
Un bacio a tutti, e un buon fine settimana
Frida

marina ha detto...

lo avevo letto e l'ho riletto con la stessa sensazione di totale coinvolgimento
grazie, marina

Anonimo ha detto...

Non ti smentisci mai, sei la coscienza viaggiante di noi esseri umani e ad intermittenza ci fai vedere dagli oblò della tua astronave le scene che ci circondano e che nessuno vede. Mi piace, mi piaci, ci piacciamo perchè la pensiamo uguale.
Un abbraccio a 38° la temperatura attuale :-)

Anonimo ha detto...

Aggiornato il link al tuo blog. Si, periodo di magra. come per me e per molti altri, c'è una sorta di recessione di stimoli, di fiducia, il caldo ci mette la sua. Ma tu ci hai segnalato un gran bel testo. Sarà perchè hai una gran bella testa?
Cara Frida, ah se potessimo sceglierci vicini di casa, colleghi di lavoro, non saremmo solo bloggamici.
Buoni pensierini sotto l'ombrellone, tanto lo so che non la stacchi completamente la spina...
;-) duccio

Fra ha detto...

@ Marina - grazie a te di essere passata e..di condividere anche qua. Buone vacanze ;-)
@ il cantastorie errante - ..e dire che l'ho postato spinta (anche) dalla mia personale carenza di motivazioni/ispirazioni..E poi era talmente interessante, questo post, che s'è attirato subito, da solo :-), la mia attenzione..
.."a 38° la temperatura attuale", dici: quella della tua città, o la tua? Spero non la seconda :-)
Un caro saluto
@ Duccio - Grazie per l'aggiornamento! :-)
Proprio cos', periodo di "recessione", come dici tu, in tanti sensi, aggiungo io..(troppi). Se potessi scegliere, tra vicino, e collega, ti sceglierei come collega senza dubbio: sarebbe molto stimolante lavorare con una persona capace, "vivace" e ironica, come credo che tu sia. :-)
Un caro saluto dal mare (io sotto l'ombrellone ci sto poco..;-), preferisco stare in acqua)..e si, ci hai azzeccato, non stacco mai del tutto la spina :-)
Un bacio a tutti e buone vacanze
Frida

Anonimo ha detto...

Amico mio, sei depresso. Passerà. Scorciati le maniche e datti da fare. Ti possono dire: bello, mi hai graffiato dentro e fuori. Cliccano su invia commento e... ciao. Hai delle qualità: sfruttale. Muoviti, per dio, non stare là a piangerti addosso!!!!Ci siamo passati tutti per questi sentieri. Questo vuol dire arrendersi! E' consentito uno sfogo come il tuo; ma dopo ci si avventa sul mondo!!!