martedì 7 aprile 2009

Sul terremoto in Abruzzo

Non potevo non riportare nel mio blog qualcosa sul terremoto in Abruzzo.
E siccome non trovo parole mie adeguate e mi sento profondamente impotente, cerco di essere concreta. Metto qui un link ad una pagina con notizie e riferimenti utili ed altri due link per riflettere sui veri nodi problematici che occorre attenzionare se si vogliono evitare disastri di questa portata in futuro: 1) la necessità di adegure gli edifici alla sismicità del territorio; 2) sgombrare il campo da illusioni su precise previsioni di simili eventi.
Qui il link all'articolo di Marco Cattaneo su Scienze blog, "prevedere i terremoti o adeguare gli edifici", e qui il link all'articolo di Leonardo Coen su Repubblica.it blog di ieri 6 aprile 2009, "terremoti e previsioni"

2 commenti:

Nicolanondoc ha detto...

Hai scritto : e' passato qualche giorno dal terremoto in Abruzzo.
Grazie...
Sono nato in Irpinia....figlio dei terremoti e delle evoluzioni del nostro credo...quello che è successo in Abruzzo è molto..purtroppo...un piccolo segnale della nostra fragilità emotiva e soggettiva, del nostro modo di vivere, oppure sopravvivere,senza far nulla per cambiare il sistema .. ne ho sentite di tutti i colori: il ricercatore che aveva previsto la scossa...che strano ho sempre pensato che la ricerca fosse fatta in comune tra gli uomini e con animali..ma in questo caso è solo il singolo.. ricercatore.. questa non l'avevo ancora sentita ,però ti posso assicurare che 50 anni fa ci avvertivano di future scosse di terremoto prima le pecore ed i ca ni ...poi l'omino con l'artoparlante che invitava i cittadini ad uscire dalle case perchè il rito stava per compiersi..
Sono contento che sei ritornata a scrivere sul tuo blog, ne sentivo la mancanza...
Un caro saluto + un bacio.
Nicola

Fra ha detto...

Caro Nicola, grazie del commento, dovrei scrivere sempre, io sul mio blog, fosse solo per farmi leggere da te, fino a quando non ti stuferai di essere tra i miei affezionati lettori :-)!
Sei anche tu figlio dei terremoti..So bene anch'io, di terremoti, per fortuna fino ad ora non devastanti..E' vero quello che Tu dici dell'omino che passava con l'altoparlante e invitava i cittadini ad uscire..Ecco una volta forse ci si sentiva meno sicuri, forse, ma presi in considerazione, capiti nel bisogno di essere protetti..
Un caro saluto + bacio a te
Frida