mercoledì 29 aprile 2015

Scrub

Ho fatto lo scrub al viso e al corpo










Vorrei farlo all'anima



E rimuovere strati su strati

di TE

Per non annientare

ma poter nutrire

domenica 26 aprile 2015

Nuvole

Giornata di nuvole

Ti tengono alto lo sguardo, le nuvole

E gli occhi si fanno azzurri

e cristallini

guardando le nuvole.

Vedono alto e distante, gli occhi,

oltre le nuvole..

Da qualche parte del tempo

i miei occhi leggeri di nuvole vedono me

che sorrido serena

sgombra di ricordi scuri

venerdì 24 aprile 2015

Devo ricordarmi di ricordare

Devo ricordarmi di ricordare
Tante e tante volte al giorno
Ricordare per capire
E procedere

martedì 21 aprile 2015

Auguri

Auguri, papà, per i tuoi 95 anni.
Ne approfitto per parlarti..
Non abbiamo mai comunicato davvero, io e te..
Troppa la differenza di età, troppa la tua serietà, le tue certezze, il tuo rigore..per avvicinarmi e dire, io, a te, di me..
Me così diversa da te, così.."bassa", poco incline al sacrificio e..mai troppo sicura di me, perlomeno non tanto da sapere, veramente, affrontarti..(quanta rabbia e opposizione e ostentata sicurezza da adolescente, ricordi? che magari esternavo contro la mamma, perché tu eri sempre un passo troppo in alto..)
Così è da una vita intera (e anche la mia è già consistente)  che ci evitiamo affettuosamente..
Tu non mi conosci, ma sei sempre stato comprensivo e discreto..
Tu ormai, nel tuo mondo di piccole necessità quotidiane, amato e sostenuto dalla mamma, che, devota  e isterica al tempo stesso, ti sta accanto e ti sostiene, sei nel tuo guscio familiare protetto, sei al riparo dalle brutture dell'esistenza, vicina e lontana a te..
Io invece in questa esistenza, che di certo non è solo brutture e fallimenti, lo so bene, ci sono dentro in pieno, caro papà,  "mio malgrado", avrei detto fino a qualche anno fa, quando ancora non sapevo vivere, perchè la vita, nonostante due figli, non si era radicata ancora così a fondo dentro di me e certe mie batoste, che nemmeno ora voglio raccontarti, la facevano vacillare pericolosamente..
Questa vita mia, papà, non è nobile come la tua, è ancora piena di slanci ed entusiasmi, alcuni anche "giusti", ma molti "sbagliati", uno in particolare, tanto importante per me..
La vita che mi sono fatta non mi ha portata a distinguermi.. in niente.
Sono mediocre, come la maggioranza delle persone..
Ma adesso, adesso sì, adesso questa vita è la mia, con tutto il prezzo che ha..Ora è addebitabile a me, papà, non a qualche condizionamento o scimmiottamento di vite di altri..E mi trova determinata, questa vita mia, te lo assicuro,  a scommettermi e mettermi in gioco ancora e ancora..
Mi dispiace, papà, posso dirti solo questo, di me..
..e che "ti voglio bene", detto a te, ha un valore incommensurabile.


Sogno

L'ho sognato la notte scorsa.
Ho sognato pezzi grossi di carne cotta..Ho sognato me che li vomito all'improvviso nel lavandino, come se niente fosse..e stranamente non era neanche tanto disgustoso il tutto..
Poi il sogno ha ripreso  e ho sognato di essermi guardata allo specchio e di aver notato, senza alcuna preoccupazione, di avere naso e viso spellati, con grossi pezzi di pelle morta che venivano via facilmente tirandoli con le mani..come succede in estate dopo eccessi di sole senza protezione..
Ecco, questo il sogno intero.
Sembra quasi la descrizione di qualche  aspirazione, vero? Oppure un raccontino di pura, discutibile, fantasia scritto tanto per scrivere..
Ma non è così, non ho una tale inventiva, e questo, banalmente, è stato solo un vero sogno notturno


Io che odio le citazioni, eppure...

..eppure questa è nelle mie corde
"Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde". - Alessandro Baricco -



lunedì 20 aprile 2015

Dove cessa l'umanità

La crisi e la miseria, degli europei, anziché sollevare uno tzunami di orrore e indignazione di fronte alle stragi immani di migranti in mare, polarizza sui migranti stessi gli sfoghi per tutte le paure. E così, fuori da ipocrisie, sotto sotto è forse la maggioranza degli europei quella che la pensa come la Hopkins, la conduttrice televisiva inglese, che paragona gli immigrati agli scarafaggi, da rimandare indietro con i cannoni per poi bruciar loro le barche.
Io sono sconcertata.
Penso che questi flussi biblici sono inarrestabili e, certo, il problema è complesso, ma affrontarlo semplicisticamente col cinismo e i blocchi non solo è stupido, ma aggrava a dismisura il fenomeno, aumentando solo il numero di morti..
Io propendo decisamente -  l'ho già detto in altre parole, in un post di ieri - per una politica di corridoi umanitari e investimenti in accoglienza e per una seria politica internazionale di sostegno alla democrazia e allo sviluppo nei Paesi africani, senza la quale ogni sforzo alla lunga è vano perché non affronta il problema lì dove esplode.
Detto questo, ho trovato interessanti per riflettere, alcuni articoli, uno di Claudio Magris, uno di Gwynne Dyer, e un altro di Igiaba Scego, che linko qui sotto..

"(..)Alla doverosa accoglienza umana di tanti fratelli perseguitati e infelici si oppone e purtroppo si opporrà una difficoltà o impossibilità oggettiva, il numero di questi fratelli infelici, che un giorno potrebbe essere materialmente impossibile accogliere.(..)"

"(..)Il ragionamento dei governi europei è stato che se avessero tolto la speranza di essere salvati dalla marina italiana, sarebbero arrivati meno rifugiati. Quindi se uno sta fuggendo dalla guerra civile in Siria o dall’atroce dittatura eritrea e scopre che il rischio di morire durante la traversata del Mediterraneo è passato dall’1 al 10 per cento, deciderà di rimanere in un paese devastato dalla guerra come la Libia? I governi europei volevano ingannare solo gli altri o anche sé stessi?(...)"

"Mio padre e mia madre sono venuti in Italia in aereo. Non hanno preso un barcone, ma un comodo aeroplano di linea. Negli anni settanta del secolo scorso c’era, per chi veniva dal sud del mondo come i miei genitori, la possibilità di viaggiare come qualunque altro essere umano. Niente carrette, scafisti, naufragi, niente squali pronti a farti a pezzi. (..)"

domenica 19 aprile 2015

Devo ricordarmi

Devo ricordarmi di:

- riciclare
- mantenere le distanze
- praticare l'astrazione

niente di grande, niente da capire

Piccoli esseri, gnomi con velleità di giganti: questo siamo, in questa vita.
E non c'è niente di grande e niente da capire, nemmeno alla fine della strada.
Un fiore resta un fiore anche se l'artista, o l'innamorato lo nobilita.
L'arte, e le passioni, sono illusione di grandezza,  fanno vivere alto e forte, ma la vita resta quella che è: pura necessità.

Ma che merito c'è

Che merito c'è a nascere in un bel posto nel mondo, o in un angolo ostile del pianeta?

Chi crede, attribuisce magari ad un dio la responsabilità di questa distribuzione e di tutto il resto; chi non ha fede semplicemente la addebita al caso..

Nessun merito hanno i diretti interessati

Con che diritto, dunque, alcuni pensano di negare ad altri la sopravvivenza? In nome di quale superiorità, se non quella di essere nati nel posto più ricco e accogliente?

Che senso hanno le chiusure, i divieti, le barricate? Si può mai arginare il mare?

Il flusso di migranti nel mondo è un mare, impossibile delimitarlo, o prosciugarlo!

Mi chiedo se non sia più sensato, e conveniente, organizzare i flussi legalmente, con  viaggi regolari, strutture e forniture di prima accoglienza,  indirizzamento professionale e cura dell'integrazione.

Sarò idealista, ma le politiche di chiusura mi sembra inseguano un'utopia irrealistica di un mondo a compartimenti stagni e ottengano un unico risultato certo: il nostro mare pieno di morti!

Cose da artisti

Le donne degli artisti..Sempre tante..

Picasso, ad esempio, di cui ho visto un'esposizione di opere a Castello Ursino, ha amato ed è stato amato da tante donne..Tutte sue muse ispiratrici..
Povere..Nessuna durava a lungo, e magari  dovevano dividerselo..volenti o nolenti.
Due di esse sono morte suicide..mentre un'altra non si è suicidata, ma solo per non dargli soddisfazione (per poi morire vecchia..e sola). Soltanto una, Francoise, è stata capace di lasciarlo..

Le donne degli artisti sono donne al centro dell'universo quando hanno il privilegio di ispirare un grande..
Sono poi  però sbattute ai margini della galassia, dopo, quando il genio perde interesse per loro..

Donne che vivono a tinte forti, le donne degli artisti..

Di queste donne capisco bene la loro attrazione, intellettuale e fisica, per la follia artistica ..per la vita inquieta ...
Ma sono contenta di non aver mai conosciuto un artista..Mi sarei persa..Chissà che disastro sarei stata capace di costruire con le mie illusioni..Sarei stata tra quelle che fanno una brutta fine..
Una cosa però la invidio davvero alla donna di un artista e avrei desiderato tanto averla anch'io come fossi stata la donna di un artista:  una "traccia" (uno scritto, un dipinto, una scultura, una canzone..) di "immortalità" dedicata solo a loro..magari al culmine del loro periodo, magari solo un attimo prima, o un attimo dopo, della fine..

sabato 18 aprile 2015

Edificare

Per edificare occorre avere delle conoscenze di base, sui terreni, i materiali,..il gioco di forze..di pesi e contrappesi..
E parlo in senso letterale (penso alle frane, alle alluvioni..ai danni da terremoti..), ma anche in senso figurato..( penso all'incapacità di tanti, sempre più frequente,  di costruire relazioni, legami..)
Ecco, io, pure io, non so costruire...Del resto, non ho mai voluto studiare bene la tipologia dei terreni, delle rocce..Tanto meno ne so di fisica..E se andiamo sul figurato, non sono capace di conoscere, di capire le persone, forse nemmeno me stessa..
Mi è stato sempre istintivo costruire, non demolire, ma se non lo si sa fare, il risultato è uguale. E così basta edifici, e basta tutto!
Continuando di questo passo, il mondo si deserticficherà

martedì 14 aprile 2015

Etichetta

L'etichetta identifica
discrimina
esclude
include
Senza etichetta non si esiste
E' una brutta cosa dell'esistenza, l'etichetta.
Ma se provi a toglierla, rischi di scarnificare l'anima
Ecco, la rimozione maldestra, sia pure in buona fede
è un boomerang che colpisce l'altruista di belle intenzioni..

Il rombo

Ricordo di averlo letto, "Il rombo", il romanzo di Gunter Grass, scomparso ieri..
Adesso non lo trovo più..
Volevo riportare qui alcuni brani più significativi, ma senza il libro non posso e le rete aiuta poco al riguardo..
Così vado a temi e immagini che mi sono rimaste impresse..e le "fisso" qui, tanto per rinforzarne la memoria..
-Le donne, genitrici con tre seni..dispensatrici di latte, cioè cibo, cioè..vita
-Gli uomini, molto virili, guerrieri..ma distruttori e dipendenti (da ciò che le donne dispensano..)
-L'io protagonista che percorre il tempo..e vive tutte le epoche..(ecco, mi piacerebbe correre lungo il tempo avanti e indietro..e padroneggiarlo, cavalcarlo indomita..)
-il rombo, pesce parlante, depositario di conoscenze generatrici del potere maschile, catturato e torturato dalle femministe.. 

Tra questi temi, di certo quello che mi si è radicato (almeno per come ho inteso io) è quello dell'idea della Storia, fatta dagli uomini, impostata sulla loro natura belligerante, distruttiva e dominatrice. Uomini che non sanno generare che morte, necessaria ed ineluttabile quanto la vita, generata dalle donne, senza le quali niente si potrebbe costruire, sia pure per poi dividere..annientare..
Una visione della Storia maschilista, ma non per questo gloriosa o grande..


domenica 12 aprile 2015

Io ringrazio l'oculista

Ringrazio l'oculista
per le correzioni suggerite

Certi difetti alla vista 
vanno semplicemente corretti

Basta mettere le lenti giuste
e la realtà si mostra
con i suoi veri colori
e le sue vere forme.

Cose e  persone
non deformate da lenti sbagliate

Avevo indugiato troppo a lungo
con  occhiali sbagliati

Per fortuna  i vecchi occhiali si sono rotti

Ci ero tanto affezionata..me li ero scelti di quelli cari..originali..poco comuni..
La montatura mi piaceva..
Ma anche quella va adattata ai mutamenti del volto
..e il volto, cambia..come gli occhi.

Cambio lenti e montatura


sabato 11 aprile 2015

Scrivo immagini

Le parole che riesco a scrivere sono banali..


 ..e  senza slanci di gioia..
 ..per ora è così.

Ma questo luogo..i suoi colori..

 ..e i miei occhi di fotocamera..

..parlano meglio di me..
Grazie, immagini care!

 ..voi sì, che sapete lenire tante cose!
 E grazie, Contrada Gancia!
 Qui la vita la sento!
 Forte e sanguigna! 

|*immagini di una breve, (effimera?) pausa di serenità, scattate oggi a Contrada Gancia*|

venerdì 10 aprile 2015

la sera e la notte

Vivere il giorno è facile..
Non c'è bisogno di messa in moto..Si va in automatico, impegnati dalle tante "cose" diurne e la vita scorre..
Ma la sera e la notte è diverso, le "cose" ci abbandonano e si resta soli con i propri pensieri, con le proprie riflessioni
CON TUTTO L'INTRICO DEI "PERCHE'"..
i "perchè" senza spiegazione e quelli con spiegazione apparente..o solo posticcia..
La sera e la notte siamo lumache..gelatine senza guscio..nude e indifese

giovedì 9 aprile 2015

Siamo turchi

Scioccata dalla notizia della sparatoria di oggi in Tribunale a Milano.
Siamo tutti turchi, anzi, peggio dei turchi.

venerdì 3 aprile 2015

Scrivo

Giorni che scrivo,
che scrivo e cancello e riscrivo.
Anche senza tastiera, a computer spento
E percorro i miei blog (delle mie varie, troppe "me", troppo uguali..), così tanto a lungo abbandonati, o ancora solo concepiti ..o solo partoriti e mai cresciuti..
Cura di parole..
Questo il mio obiettivo.
Ma le mie parole sono grippate
confuse
tanto poco lenitive


mercoledì 1 aprile 2015

Tramonto

Ricomincio da un tramonto

Eccolo qua, il tramonto etneo di oggi!  Un tramonto come tanti, a dire il vero..Ma ci vuole pur qualcosa  per iniziare..
Ricominciare da un tramonto..beh, non sembra una bella idea, e pare un controsenso..(come iniziare dalla fine..)
Eppure il tramonto è  "fine", ma anche annuncio di "inizio", annuncio del giorno che nascerà..
..Magari su un'altra riva..da una prospettiva diversa..Non lo so