giovedì 17 aprile 2008

Il mondo dentro una finestra

Mi ha sempre affascinato, fin da quando ero ragazzina, guardare dentro alle case, e scoprire attraverso i loro "occhi" (le finestre), tutto il mondo che vi abita dentro..La calda intimità familiare, i momenti di relax..quelli di studio..le discussioni animate..le tenerezze tra amanti..o quelle tra genitori e figli..o i litigi tra fratelli..i gesti del prendere e riporre oggetti..o..del rispondere al telefono..o quelli compiuti per fare le pulizie, ecc, ecc, ecc...Ricordo, in particolare (avrò avuto 15 o 16 anni al massimo), che mi incantavo a guardare fuori dal finestrino dell'automobile mentre tornavo dalla (odiata) lezione di solfeggio. Mi piaceva vedere, al di là delle finestre e dei finestroni, la vita che si svolgeva dentro quelle case illuminate (era sempre sera..ed era inverno..)..Non vedevo l'ora, mi ricordo, di avere anche io una vita familiare mia, tutta mia, una casa con me dentro, che torno dal lavoro, con marito e figli, anche loro lì, ormai a casa, prima di cenare..Mi immaginavo di accorciare il tempo e di ritrovarmi già adulta dentro una di quelle case che vedevo in quelle sere...Ho talmente anticipato simili desideri, che...beh...adesso....Questa, però, è un'altra storia..Stavo dicendo della vita e del mondo dentro alle finestre..Ha un fascino particolare la vita osservata dalla strada, attraverso un "buco", mentre (tra)scorre il suo corso, ignara degli sguardi altrui...Non trovate? Per me, almeno, si. Se ne siete attratti, come me, non potete perdervi la mostra fotografica di Giorgio Barrera, classe 1969 (ma, anche senza "fessure", è bella pure quella di Roberto Mignanego, classe 1965) che trovate su Repubblica.it . Io mi ci sono persa...Sapete quanto io mi "nutra" di immagini, e quanto mi piaccia "catturare" la realtà (crearla?) con la fotocamera! :-) Sto guardando queste foto, mentre scrivo, ma sto guardando anche fuori dalla finestra...Piove. Vedo i tetti del cortile del palazzo antico dove mi trovo che gocciolano acqua dalle grondaie...Vedo tanto grigio..E non mi sento triste. Al contrario. E penso a te, mio caro, che hai tanta pioggia in comune con me, sotto un albero, o un ombrello, in quei rari momenti in cui i tempi e le vite si incrociano...E poi penso che vorrei essere fotografa e fotografata insieme...Vorrei avere, ora qui, la mia fotocamera (che invece è a casa) e "rubare" qualche istante di vita dentro una finestra o un portone..Vorrei cogliere una carezza, il profilo di un volto, una mano, un sorriso...E non so cosa darei per essere io stessa, "preda", a "catturare" dentro una fotografia un'istante di gioia...Lo "consegnerei" poi alla pioggia, questo istante, e lo farei viaggiare nel tempo, così, per gioco, senza meta...Potrei trovarlo nel presente e riprenderlo nel futuro..Oppure potrei perderlo nel passato...ritrovarlo, o non ricordarlo più..Sarebbe libero sempre, di andare dove vuole..dove il cuore e la pioggia lo portano...

10 commenti:

Lara ha detto...

Cara Frida, ho letto e riletto il tuo post.

Anch'io da bambina sbirciavo dentro le finestre altrui, in cerca di calore, di vita degli altri. Mi ha commosso leggere qui da te, le medesime sensazioni che provavo allora.

Le mostre fotografiche che hai segnalato sono stupende.

Non mi rimane che salutarti, con questa commozione che mi è rimasta dentro.

A presto, Frida!

Artemisia ha detto...

Che bel post e che bella atmosfera! Sbirciare nelle case mi fa sentire un po' voyeur pero' piace anche a me. E dall'altra parte invece poter guardare fuori della finestra per me e' addirittura vitale. Detesto le tende e infatti a casa mia non ci sono.
Belle anche le foto che ci hai suggerito.

Anonimo ha detto...

Anche io ho spesso guardato di sfuggita dentro le finestre che correvano veloci lungo i binari delle ferrovie durante i lunghi viaggi per tornare a casa in sicilia, mi sono sempre chiesto quale mondo le affollasse...ma poi pensavo che erano mondi simili ai nostri. Bellissimo post, seppiato, decadente, dolcissimo. Ciao con affetto dal cantastorie errante

prova ha detto...

interessantissime le mostre fotografiche che hai proposto, per un appassionato come me sono l' ideale :D

Il cane di Jack ha detto...

Concordo in pieno con quanto detto dagli altri in merito al tuo post, che è molto bello e svela un lato, per così dire, curioso di tutti noi. Penso che la curiosità abbia un lato positivo: denota interesse per gli altri. Le gallerie fotografiche interessantissime, specialmente quella di Barrera.
Ciao e un bacio
I.

Fra ha detto...

Patrizia, Artemisia,il cantastorie, caska e I. il cane di Jack, un bacio per un grazie a tutti voi, di cuore! Ha fatto felice me vedere di aver condiviso con voi questa "curiosa" passione e che, in qualche caso, abbia anche suscitato commozione, o cari ricordi..Comunque..siete sempre troppo buoni, con me..In realtà, il merito è di quelle foto che ho visto..Se non le avessi viste, se non mi avessero incantato così tanto, non avrei scritto nemmeno il post..
Un abbraccio e un buon fine settimana da parte mia
Frida

nonsoloattimi ha detto...

Ciao Frida... mi sorprendo sempre di più per quanto siamo simili...

Fra ha detto...

E' vero, cara Claudia, abbiamo tante cose in comune..E un modo di "sentire" le cose..molto simile..
Un bacio anche da qua,
Frida

nonsoloattimi ha detto...

Ciao Frida... sei stata una delle prime persone che ho conosciuto aprendo il mio blog... hai imparato a leggermi tra le righe e molto spesso dalle tue parole ho intuito quanto tu abbia capito di me in così poco tempo e... in un contesto come questo non è davvero facile... sei una persona delicata e sensibile e io non voglio perdermi il privilegio di continuare a leggerti ed imparare a conoscerti! Io resto!
ti voglio bene
Claudia

Fra ha detto...

Claudia, non sai quanto mi fai felice! :-)..Si è creata un'affinità speciale tra noi..e quello che tu hai detto per me potrei dirlo io per te..
Sai che passare dal tuo blog è ormai per me una tappa abituale..Sarà bello continuare a trovarti e leggere ancora di te..E vedrai che il blog aiuterà anche te ad affrontare meglio i momenti così..
Ti abbraccio forte,
Frida