martedì 26 maggio 2009

Condensato

Domenica mattina osservavo la montagna (l'Etna) alla mia sinistra e vedevo ancora della neve in cima..Quest'anno il ruscellamento durerà fino a giugno..Intanto ai suoi piedi, guardando alla mia destra vedevo una massa umana sdraiata in spiaggia lungo tutto il litorale (a cui mi sono aggiunta anch'io, ben volentieri): maggio come luglio, estate piena.
Così mentre col caldo si fa il bagno a mare, l'Etna si tiene stretta ai suoi residui di neve, mentre non smette di fumare e vomitare lava, come fa da più di un anno ininterrottamente...
Non posso lamentarmi, ho pensato: abito in uno spazio/tempo che è un concentrato di stagioni, di colori e di sensazioni (anche di pelle)!
Solo la mia terra mi consente simili "capricci"..
Sarà per questo, per questa garanzia di un presente condensato di passato e di futuro, che io non la lascerei mai, anche se è dura da vivere, disillusa, opportunista, affamata e sporca, la mia terra..

venerdì 22 maggio 2009

Che ci fa la pubblicità nel mio post?

Nel post precedente ho copi-incollato un pezzo di un articolo di Repubblica..E che mi spunta fuori? Una pubblicità!! Ci sarà qualche codice che era nella parte che ho incollato???
Se qualcuno sa come fare per toglierla, e mi spiega come, gliene sarei molto grata!

Non solo tende, non solo efficienza..

Sfogliando stamattina il giornale (che per me è "La Repubblica", per chi mi conosce poco..) il primo articolo che ho letto è stato quello sulla ricostruzione in Abbruzzo.
Questa tragedia ha colpito tutti noi italiani, ed io non riesco a sentirmi estranea, anche se non ho parenti o amici all'Aquila, tra i terremotati..
In particolare mi hanno colpito questi passaggi che incollo qui sotto tratti dall'articolo di Antonello Caporale.

"La tenda inebetisce, massacra il morale, riduce l'intelligenza a zero e il corpo vitale di un lavoratore ad oggetto da assistere. Mangiamo bene tre volte al giorno, ci fanno fare la doccia e i bagni sono disinfettati due volte al dì... Le guardie ci controllano, gli infermieri ci aiutano e noi siamo lì reclusi e beati. Gente a cui il destino ha offerto prima della morte una vacanza, magari di merda, per un sacco di tempo", commenta l'architetto Antonio Perrotti, sistemato sotto la tela e promotore nel campo base del più agguerrito comitato popolare."
"Il regime di vita, totalmente assistito, prevede in cambio però silenzio e ridotta capacità visiva. La nota della signora N. F., che il timore di rappresaglie induce a negare la propria identità, dimorante al campo base Italtel 1: "Capisco la sicurezza, ma con questa necessità si annienta ogni libertà di espressione. Al mio campo si entra e si esce solo con un badge di identificazione. Una sera iniziai a discutere con amici della necessità di fare qualcosa, muoverci, capire. Si forma un crocchio di una decina di persone e io inizio a interrogarmi ad alta voce. Passa qualche minutoe si fa v ivo il muso di una camionetta dei carabinieri. Ci spiegano che ogni assembramento avente natura politica dev'essere autorizzato e che loro, finché non fosse terminato il nostro conciliabolo, sarebbero rimasti lì ad ascoltare". (qui il link all'articolo per intero)

La lettura di queste testimonianze non lascia indifferenti. E ci mostra quanto sia difficile e delicato gestire le emergenze e come sia poco "umano" (se dell'uomo prendiamo la testa, oltre al corpo..) applicare rigidamente la logica dell'efficienza manageriale per ovviare, o alleviare, in questo caso, ogni male...Epperò questa gestione del dopo-terremoto - che ha l'impronta forte, ossia decisionista, di un uomo forte (Bertolaso) e di un governo forte (quello di berlusconi) - sembra essere affetta dalla solita "malattia" dell'intolleranza alle critiche e della scarsa attenzione ad esigenze non materiali - dunque non visibili (specie nei video..) dunque non utilizzabili a mò di spot propagandistici - di cui "soffrono" tipicamente gli uomini "forti" ..

sabato 16 maggio 2009

Razzismo

Immigrati respinti, Italia che non dev'essere multietnca, ed altre corbellerie spacciate per alti concetti di politica: questo si sente in giro. E a me ribolle il sangue, e non mi pare possibile che chi ci governa possa esprimere simili opinioni, e passarle in strumenti legislativi per tutti..
Ma è così, e purtroppo non è un incubo notturno, che le prime luci dell'alba dissolverà..
L'Italia ormai un avamposto di Medioevo nel terzo millennio..
Per sdrammatizzare, ma anche per capire e spiegare bene quanto la società italiana sia intrisa di razzismo xenofobo, non ho trovato modo migliore che ascoltare un monologo di Ascanio Celestini, insuperabile in simili imprese, come dire? artistico-didattiche..
Buon divertimento e buona riflessione, con particolare riferimento alle similitudini..